CBD della cannabis: quali sono gli effetti?

La canapa contiene cannabinoidi, dove THC, CBD e CBG sono i più comuni. La cannabis legale ha percentuali così basse di THC che non produce effetti collaterali. Il THC e il CBD cannabis sono i cannabinoidi presenti per natura in maggior concentrazione: il THC costituisce il 12-25% e il CBD>1-4%in media. Il CBD, è un composto della canapa che offre una serie di benefici medici notevoli. Il CBD è solo uno degli 85 cannabinoidi attivi nella pianta, ma costituisce circa il 40% dell’estratto totale della pianta.  Il CBD non è psicoattivo ma ha un effetto rilassante e attualmente sono in fase di studio le sue potenzialità in merito agli effetti sedativi che possiede.

Questo cannabinoide, infatti, ha proprietà ben diverse dal THC, ma l’ignoranza, spesso, tende ad etichettarlo come un altro composto psicoattivo da evitare. Di conseguenza, il CBD è legale nella maggior parte dei Paesi, mentre il THC no. Curiosamente, il CBD è in grado di limitare gli effetti psicotropi del THC, riducendo la sua capacità di legarsi ai recettori dei cannabinoidi CB1. Gli studi clinici e le ricerche scientifiche evidenziano la capacità del CBD di trattare, almeno a un certo punto, alcuni disturbi neurologici, la sclerosi multipla, l’epilessia, il diabete, l’artrite e l’abuso di alcool.

Secondo uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Journal of Experimental Medicine, il CBD ha la capacità di sopprimere il dolore cronico infiammatorio nei roditori. Secondo diverse testimonianze rilasciate dai consumatori di Cannabis terapeutica, gli integratori alimentari a base di CBD sono molto efficaci nel ridurre i sintomi infiammatori associati al dolore cronico. Allo stesso tempo, essendo un composto molto versatile, il mondo della medicina continua ancora oggi a studiarne tutti i possibili effetti, per poter così delineare con maggiore precisione le sue applicazioni in campo medico.

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